giovedì 8 settembre 2011

Telegrammi da Venezia 2011 - #3

La mostra prosegue, e il livello, pur leggermente in calo rispetto ai primi giorni, resta comunque alto.

Shame, voto 8. Provocatorio, oltraggioso, di forte impatto, con una regia magistrale e una colonna sonora eccellente. Peccato per alcune lungaggini e per qualche eccesso di troppo. Ottimo Fassbender, insopportabile come sempre Carey Mulligan.

A simple life,
voto 9. Delicato, dolce, un film che ti entra dentro senza che ce ne si accorga e che rimane nel cuore. Semplice, senza fronzoli, commovente, un grande film sugli affetti, familiari e non.

Dark Horse,
voto 7.5. Meno provocatorio di altri film di Solondz, ma non per questo meno profondo. Il film ha un chiaro debito con il libro Una banda di idioti, e quella che sembra solo la storia di un bamboccione incapace di crescere diventa la storia di un paese intero.

Tinker, Taylor, Soldier, Spy,
voto 8. Una spy story eccezionale, con ottimi attori e una regia attenta e molto curata per il genere. Se si perde anche un solo minuto si fa fatica a riprendere il filo della trama, ma il finale è un momento di alto cinema.

Exchanges,
voto 6.5. Dal regista de La Banda, una commedia dell'assurdo che decolla solo dopo la prima mezz'ora. Quando lo fa è esilarante, ma l'inizio è decisamente troppo lento.

4.44 Last day on Earth,
voto 4.5. Un Melancholia mal girato, infarcito di immagini di repertorio e scene ripetute, che finiscono per soffocare un paio di momenti di alto livello.

Pier

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