sabato 11 giugno 2011

X-Men - L'inizio

L'apice della saga



Anni '60. La Guerra Fredda tra Stati Uniti e Russia è in pieno svolgimento. Sebastian Shaw, prima conosciuto come Dottor Schmidt, è un mutante che vuol far scoppiare la terza guerra mondiale per vedere la sua specie trionfare sull'homo sapiens. La CIA, inizialmente scettica sulla minaccia, si convince quando un'agente presenta loro Charles Xavier, telepate laureato in genetica, e Mistica, una mutaforme, che si offrono di aiutarli contro la nuova minaccia. A loro si uniscono alcuni loro simili, tra cui Erik Lehnsherr, un mutante in grado di controllare i campi magnetici, che con Schmidt-Shaw ha un conto in sospeso che risale alla seconda guerra mondiale e ai campi di concentramento.

Il nuovo capitolo della saga degli X-Men, in crisi dopo gli ultimi episodi non esattamente riusciti, viene affidata a un team artistico di primo piano: alla regia Matthew Vaughn, già in grado di stupire positivamente con un fantasy non convenzionale come Stardust e un film già di culto come Kick Ass; il soggetto è di Bryan Singer, già "inventore" della serie al cinema, e di Sheldon Turner, sceneggiatore di Tra le nuvole alla sua prima prova nel mondo dei film-fumetto.
Il risultato è un film eccellente per complessità della trama e profondità dei temi trattati. La storia dei primi X-men si intreccia con quella del mondo andando a toccare uno dei momenti topici della guerra fredda, la crisi missilistica di Cuba.
L'incrocio convince e riesce, restituendo una trama avvincente, dinamica e mai banale, in cui il tema della diversità data dalla mutazione si incrocia con quelli del potenziale distruttivo della tecnologia e degli orrori di cui l'uomo è in grado di macchiarsi.

Gli attori sono ottimi, in particolare i due protagonisti James McAvoy e Michael Fassbender. Il primo getta una nuova luce sul personaggio di Xavier, meno "asettico" e riflessivo rispetto ai film precedenti ma più "umano. Il secondo offre una splendida prova nel ruolo di Magneto, riuscendo a non sfigurare nel confronto con Ian McKellen e aggiungendo anch'egli ulteriori elementi alla psicologia del personaggio. Una menzione a parte merita Kevin Bacon, uno dei villains fumettistici più convincenti mai visti sullo schermo, vero e proprio concentrato di perfidia e genio.
La fotografia non è banale, e regala alcune scene di ottimo livello (il primo colloquio tra Magneto e il Dottor Schmidt-Shaw e il loro ultimo incontro su tutte).
Vaughn si conferma come uno dei migliori registi di blockbuster in circolazione, in grado di coniugare spettacolo e divertimento senza perdere di vista il senso della trama e l'approfondimento dei personaggi.

X-Men - L'inizio è senza dubbio il migliore della saga e, probabilmente, uno dei migliori film tratti da fumetti Marvel. La commistione tra storia e fantasia è riuscita e regala un film divertente ma anche in grado di far riflettere, anche se non raggiunge le vette del Cavaliere Oscuro di Nolan.

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Pier

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