lunedì 27 giugno 2011

I guardiani del destino

Mancanza di profondità



David Norris, un politico rampante candidato a senatore per lo stato di New York, incontra per caso una giovane ballerina, Elise. I due si innamorano, ma la loro storia non è prevista dal Piano elaborato dal Presidente, misteriosa entità superiore che guida il destino di tutti gli umani. David dovrà quindi combattere contro i Guardiani alle dipendenze del Presidente per rivendicare il suo libero arbitrio e il suo diritto ad amare.

Ennesimo film tratto da un racconto di Philip K. Dick, I guardiani del destino offre molti dei classici spunti dello scrittore americano. La scelta, il destino, la presenza di uno o più deus ex machina che controllano le nostre vite. L'incontro di David e Elise è veramente casuale? Se sì significa che il Piano ha fallito. Se no, perchè il Piano vuole allora dividerli?

Il film procede veloce tra inseguimenti, ripensamenti e incontri, fino a giungere al gran finale, al rendez vouz con il proprio destino e con le conseguenze delle proprie scelte. Proprio gli incontri sono il motore del film, a cominciare da quelli tra Emile e David, veri e propri snodi della vicenda, imprevisti e proprio per questo dotati di una forza irresistibile. Ma importanti sono anche gli incontri tra i Guardiani, di grado sempre più elevato, e sempre più vicini alle stanze del potere, a quel Presidente che sembra regolare le vite di tutti, comprese le loro.

Il film fa del libero arbitrio la sua cifra e la sua forza. Sono le scelte a muovere i personaggi e a guidare gli sviluppi della trama, aiutandola a svilupparsi in modo non conforme al Piano. Proprio la non conformità però è una delle debolezze del film, in quanto il Piano viene disatteso tante, troppe volte, mettendone in dubbio la credibilità e l'infallibilità.
Gli attori offrono buone prove, in particolare i due protagonisti, che con il loro disperato desiderio di amare contro le regole ricordano da vicini quelli di grandi classici del genere come 1984. La storia d'amore ha però un taglio eccessivamente romantico per il tipo di trama, e se da un lato questo arricchisce il film di un altro piano di lettura, dall'altro riduce quella sensazione di oppressione totalizzante che solitamente trasmettono i film tratti da Dick.

I guardiani del destino è indubbiamente un buon film che offre degli spunti interessanti, anche se paga una trama troppo semplicistica e alcuni buchi di sceneggiatura che fanno perdere parzialmente di efficacia il messaggio di fondo.

**1/2

Pier

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