giovedì 17 marzo 2011

Amici miei - Come tutto ebbe inizio (ma anche no)

Appello alle masse



Questa non è una recensione, ma un'adesione accorata e spontanea all'appello che gira da un po' di tempo su Facebook (qui il link dell'evento): non andate a vedere "Amici miei - Come tutto ebbe inizio".

Dato però che Filmora vuole bene ai suoi lettori vi dò non una, non due, ma dieci buone ragioni per stare a casa a giocare con il gatto o il cane:

1) Noiret-Moschin-Tognazzi-Celi contro De Sica-Placido-Panariello-Ghini.

2) Perchè De Laurentiis deve imparare che non si gioca con i pezzi di storia. Altrimenti tra qualche anno ci ritroviamo pure con "I soliti ignoti e il ritorno dello Jedi", "8 e tre quarti" e "Il gattopardo va in campagna".

3) Perchè se il film va male De Sica forse si renderà conto che non basta imitare Totò e Sordi e raccontare begli aneddoti sul suo compianto padre per definirsi un attore comico.

4) Perchè se Monicelli non ha mai voluto avere nulla a che fare con questa roba qualche ragione ci sarà pure.

5) Perchè Pietro Germi sta girando nella tomba come le pale di un ventilatore a vedere il nome di Neri Parenti accanto a quello della sua creatura.


6) Perchè bisogna far soffrire Michele Placido, quello che dichiara "il cinema italiano fa solo commedie" ma che di fronte a due euro in più è subito pronto a girare film che di commedia non meriterebbero nemmeno il nome.

7) Perchè alla dichiarazione di Panariello "questo film rimedia al fatto che nell'originale non ci fossero attori toscani", credo che tutti i toscani in coro abbiano risposto "e potevamo fare benissimo senza".

8) Perchè il trailer basta e avanza a uccidere ogni speranza.

9) Perchè il mondo rispetta il nostro cinema di una volta e la cultura Rinascimentale, e sarebbe bello evitare di sputtanarceli entrambi in una volta sola.

10) Perchè la supercazzola è con scappellamento a destra, come fusse Antani. O che scherziamo?!

Pier

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