venerdì 8 gennaio 2010

Brothers

Un triangolo d'amore senza gloria


Tobey Maguire è un soldato-eroe americano richiamato dall'esercito per una missione in Afghanistan. E' il marito della cheerleader Natalie Portman, con cui condivide la gioia di due bambine, e un padre, Sam Sheppard, che lo adula come la più grande gioa che gli sia mai capitata dopo quella di essere stato un marine. Jake Gyllenhaal è il fratello, pecora nera di una classica famiglia americana che esaspera il successo e fa del fanatismo militare il punto cardine dell'essere un vero patriota. La presunta morte di Maguire a bordo di un Black Hawk, spingerà il fratello a cambiare vita, a posare il bicchiere di Jack e a prendersi cura della moglie del reduce e delle sue figlie, riconquistando la fiducia del padre. Il ritorno del soldato, le sue pazzie e gli squilibri psicologici, romperanno quell'equilibrio perfetto che si era costituito costringendo i due fratelli ad un confronto dai risvolti tragici.

Brothers di Sheridan, regista irlandese di Nel nome del padre, è una riflessione sul mondo militare e banalmente sugli effetti della guerra sulla psicologia dei soldati e sui loro rapporti sociali. A differenza di molti illustri predecessori, uno fra tutti il Cacciatore, Brothers contestualizza il dramma della guerra all'interno della struttura narrativa tipica del melodramma anni '50 e '60 ed il motivo è nobile: Sheridan cerca in tutti i modi di mettere in evidenza come la linea di demarcazione tra fronte e patria si sia totalmente offuscata dalla normalizzazione della guerra nella quotidianità della società americana.

Lo sviluppo tuttavia è tutt'altro che riuscito. Se la melodrammatizzazione del reduce di guerra può essere letta come una novità in campo cinematografico, dall'altra parte Sheridan non da un chiaro segnale del taglio che vuole dare al suo film: è un film sugli orrori della guerra? è un film sui reduci? è un triangolo amoroso? è un dramma familiare? Diciamo che è un pò tutto di tutto senza però definire una linea principale e finendo per perdersi in tanti significati e poca sostanza.

Il film da' però una certezza: ci troviamo sicuramente di fronte ai tre giovani attori più promettenti di Hollywood.

**1/2
Alessandro

1 commento:

  1. Un film deludente: si ha quasi l'impressione che la sceneggiatura sia stata più volte rimaneggiata... Attori ottimi.

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