mercoledì 1 aprile 2009

I mostri oggi

Un puro esercizio di cattiveria


Giunto al terzo episodio, l'ultimo film del ciclo "I mostri" si trova ad affrontare nuove categorie di immorali che popolano la società nel nuovo millennio. La pellicola è spezzettata in otto episodi che durano in media 10 minuti ciascuno.

La cosa che più mi ha colpito di questo film è la totale incapicità di far sorridere in situazione tragicomiche. Il riso amaro è da decenni tipico della commedia all'italiana, il punto nevralgico delle produzioni teatrali di De Filippo, dei film di registi come Zampa, Risi, Monicelli, De Sica, di attori come Tognazzi, Gassman, Sordi, Totò, e obiettivo primario dei film moderni di Verdone, unico grande erede di un patrimonio culturale e artistico tipico del Bel Paese. "I mostri oggi" fallisce completamente in ciò per cui era nato e aveva affrontato nei suoi precedenti capitoli, non strappa una risata in tutta la sala, e diventa un semplice esercizio di cattiveria.

Le storie raccontate sono amare, politicamente scorrette, ma irreali e distaccate; questi mini racconti non appassionano nè compassionano perchè mal costruiti sia logicamente che narrativamente. E' vero che per i corti di valore è necessario la mano di un maestro, ma le storie sono assurde, esagerate e sopratutto distaccate da una società che è si malata e priva di morale, ma raccontata troppo superficialmente nel film.

C'è poco da aggiungere, il film è brutto, non salvo nessuna storia e nessun attore. Vivamente sconsigliato.

*

Alessandro

2 commenti:

  1. Grazie per lo "sconsiglio", ma avevo già intuito dal cast e dal regista che ormai la commedia italiana di un tempo deve essere rifondata.
    OT: Nel Torneo manca poco per esprimere il "filmone" vincitore. Intanto siamo arrivati alla "creme", e dalla prossima settimana, con le nominations, arriveremo alla "creme della creme".
    Il link:
    http://spreadsheets.google.com/viewform?hl=it&formkey=cDhtazMwUm1KaUEwck9jMEt4c2NNUHc6MA..

    RispondiElimina
  2. é purtroppo così. Ci sono ancora dei buoni esempi vedi Pupi Avati con il nuovo "Gli amici del bar margherita" che tra poco recensirò.

    Che torneo?

    Alessandro

    RispondiElimina