giovedì 23 aprile 2009

Memmo Carotenuto - I dimenticati: puntata 5




Quando si parla dei grandi caratteristi italiani, non si può assolutamente dimenticare Memmo Carotenuto (1908-1980).

La sua caratteristica voce roca, il suo profilo un po' arcigno e una naturale espressione strafottente sempre stampata sul volto lo portarono a diventare famoso per i ruoli comici, ma Carotenuto ebbe anche un grande talento le parti drammatiche.

Le prime due parti importanti le ottenne per due dei capolavori di Vittorio De Sica, Ladri di biciclette, ma soprattutto Umberto D., dove interpreta magistralmente il compagno di stanza d'ospedale del protagonista.
Nel 1956 ottiene un Nastro d'argento per la sua recitazione nel film Il bigamo, al fianco di Marcello Mastroianni.




Fondamentale il suo contributo al successo de I soliti ignoti, in cui interpreta Cosimo, il ladro cui Peppe (Vittorio Gassman) ruba l'idea per il colpo al monte di pietà.




Degne di note anche le sue prove in Poveri ma belli di Dino Risi e a Pane, amore e fantasia di Luigi Comencini, dove interpreta il carabiniere commilitone di Vittorio De Sica.
Tra gli altri suoi film, ricordiamo La banda degli onesti, Don Camillo e l'onorevole Peppone e Casanova '70.



Con Carotenuto, si chiude la prima parentesi de “I dimenticati” dedicata ai caratteristi italiani. Ho ritenuto doveroso omaggiare il talento di attori che, spesso, non ricevono i giusti riconoscimenti per il loro lavoro.
Cosa sarebbero I soliti ignoti senza Capannelle? O Pane, amore, fantasia senza Baiocchi? O L'armata Brancaleone senza Abacuc? Probabilmente sarebbero comunque dei bei film, ma senza quell'energia, quella malinconica comicità e quell'ironia che solo i caratteristi sanno portare, e che hanno contribuito a rendere grande la commedia italiana.

Alla prossima settimana!

Pier

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